Sapori essenziali esaltati dalla qualità delle materie prime sono il vero segreto della cucina dello chef Matteo Monfrinotti del ristorante La Cucina della Darbia La sua arte culinaria si basa sul trovare il giusto rapporto tra gusto e ingredienti, sfruttando le qualità dei prodotti e valorizzando al massimo i sapori di base. ‘Abbiamo la fortuna di appartenere ad una regione che ha fatto del buon cibo la sua bandiera e non mi stancherò mai di cercare ed esaltare le sue eccellenze”. I suoi piatti sono creativi ed eleganti, si inchinano alla tradizione gastronomica delle terre piemontesi, ma la sanno interpretare in modo contemporaneo riuscendo a valorizzare ingredienti pregiati e genuini. Matteo Monfrinotti vanta esperienze importanti, come nel 2015 quando lo Chef Carlo Cracco lo ha selezionato tra i 12 migliori giovani chef emergenti d’Italia.
La Darbia ha origine da un antico insediamento rurale abbandonato, è un’oasi di pace riflessiva e molto introspettiva dedicata all’hospitality e alla ristorazione che parte dal fine lavoro di recupero dei suoi proprietari, gli architetti Matteo e Gian Carlo Primatesta, provenienti da una famiglia di agricoltori e vignaioli locali e per questo da sempre connessi con i cicli della natura e i suoi elementi.
Il complesso ricettivo della Darbia è circondato da un curatissimo orto/giardino con terrazza che regala un meraviglioso panorama sul Lago d’Orta e il Monte Rosa. L’orto offre i prodotti e gli aromi stagionali. Gli ortaggi e le erbe aromatiche, selezionate e coltivate con metodo biologico, sono gli ingredienti quotidiani del menu. Tra i piatti dello chef ci piace segnalare la terrina d’anatra rosolata in padella, zuppetta di gamberi crudi e champignon; l’agnello sambucano cotto al rosa, puntarelle e fungo porcino; il sedano rapa rosolato in padella, salsa miso, tartufo nero e salsa aromatica; il lavarello, spuma di biete e radicchio in agrodolce; e il risotto Camaroli di Baraggia Biellese con salsa all’aglio nero, crème fraiche e persico di lago che rivela l’abilità del cuoco lomellino nell’abbinare gusti e colori forti a gusti morbidi, in un piatto in cui si distinguono tutti i sapori.
experience and in 2015 was named one of the 12 best young Italian chefs by Carlo Cracco. La Darbia, once an abandoned ancient rural settlement, has become
a very introspective oasis of peace and reflection, dedicated to hospitality and food This transformation is the result of the excellent restoration work carried out by its owners, the architects Matteo and Gian Carlo Primatesta, who come from a locai farming and wine-growing family and have therefore always had a strong connection with the cycles of nature and its various elements. The La Darbia accommodation complex is surrounded by a carefully tended vegetable and flower garden that offers a wonderful panoramic view over Lake Orta and Monte Rosa. Carefully selected organic seasonal vegetables and herbs are grown here, providing the everyday ingredients for the restaurant’s menu. The chef
is particularly keen to highlight his pan-fried duck terrine with raw prawn soup and champignon mushrooms; pink Sambucano lamb with puntarelle and porcini mushrooms; pan-seared celeriac with miso sauce, black truffle and aromatic sauce; whitefìsh, chard foam and sweet-and-sour radicchio; and, last but not least, his risotto made with Camaroli rice from Baraggia Biellese with a black garlic sauce, crème fraiche and lake perch, a dish where ali the flavours stand out and that shows off the chef from Lomellinàs skill in pairing strong flavours and colours with softer tastes. A lucky few get to enjoy the Chefs Table experience: the table is directly opposite the modern open kitchen, which stages a captivating spectacle of attentive gazes and expert manoeuvres. A live and spontaneous performance that includes dialogue and interaction between the chef’s team and the guests.